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DOLORE CERVICALE o CERVICALGIA: come il massaggio può essere un valido aiuto

2024-05-16 16:06

Dott.ssa Laura Nava

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DOLORE CERVICALE o CERVICALGIA: come il massaggio può essere un valido aiuto

Nel parlato comune si sente spesso dire “Ho la cervicale” oppure “Soffro di cervicale”, in realtà nella medicina tradizionale non esiste nessun disturbo ufficia

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Nel parlato comune si sente spesso dire “Ho la cervicale” oppure “Soffro di cervicale”, in realtà nella medicina tradizionale non esiste nessun disturbo ufficialmente riconosciuto come “cervicale”, quindi le espressioni citate prima sono prive di senso, ma come è possibile?                        

Iniziamo a far chiarezza. 

COSA E’ LA CERVICALE?

La nostra colonna vertebrale si divide in 5 zone: zona cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigea. Oggi analizziamo la prima parte della nostra colonna vertebrale che è appunto detta cervicale e comprende: 7 vertebre da C1 a C7, legamentimuscolitendini e strutture nervose. Fisiologicamente queste vertebre sono articolate tra loro e creano una curva anteriore detta lordosi, molto importante per sostenere il cranio, mentre legamenti, muscoli e tendini sono elementi che danno stabilità e mobilità alle vertebre cervicali ed insieme costituiscono l'impalcatura muscolo-scheletrica del collo.                                                                                                                In uno stato di salute e di postura corretta avremo libertà di movimento e il giusto mantenimento della lordosi cervicale, nei casi in cui quest’ultima è aumentata eccessivamente (IPERLORDOSI) o diminuita eccessivamente (RETTILINEIZZAZIONE/INVERSIONE) si presentano delle problematiche e dolori da curare.                                                                                                                                                                     Quando si percepisce dolore/infiammazione nella zona posteriore del collo si parla di DOLORE CERVICALE o CERVICALGIA. Purtroppo la cervicalgia è uno dei disturbi più diffusi nel mondo, si stima che colpisca sia donne che uomini senza grosse differenze e che sia una delle più frequenti cause invalidanti sulla qualità di vita delle persone. In Italia le statistiche dicono che il 60% delle persone ha sofferto di dolori cervicali almeno una volta nella vita e che sono circa 15 milioni gli individui che hanno avuto bisogno di cure mediche per questa diffusa problematica.

QUALI SONO I SINTOMI DEL DOLORE CERVICALE?

Tra i principali sintomi troviamo:

-dolore nella zona posteriore di collo e nuca;

-rigidità muscolare di collo e spalle;

-limitazione nei movimenti di testa, collo e spalle;

-mal di testa, cefalea;

-vertigini;

-nausea;

-disturbi visivi.

Nei casi più gravi il dolore non rimane localizzato solo nel collo, ma può irradiarsi fino al braccio e alla mano, creando disturbi alla sensibilità e alla forza di mani e dita, manifestandosi con formicolio e intorpidimento.

QUALI SONO LE CAUSE SCATENANTI DI QUESTO DOLORE?

Le cause possono essere molteplici e vanno indagate ascoltando lo stile di vita di ciascuna persona e la storia ad esse correlata, tra le più comuni ci sono:

-posture scorrette durante l’attività lavorativa o durante il sonno;

-disfunzioni posturali vertebrali (Iperlordosi, Rettilineizzazione della lordosi cervicale);

-contratture muscolari (sovraccarico funzionale);

-traumi esterni (colpo di frusta, caduta);

-presenza di ernie cervicali o discopatie;

-stress e ansia;

-utilizzo prolungato di dispositivi elettronici (smartphone, pc, tablet…);

-artrosi.

DIAGNOSI 

L’indagine diagnostica parte da un’anamnesi ben approfondita ed un esame obiettivo, determinato dall’osservazione della zona cervicale e della postura di collo, spalle e scapole. Fanno parte dell’esame obiettivo la palpazione della zona cervicale e un’attenta valutazione della mobilità della zona in questione, fino (nel caso in cui tra i sintomi siano presenti anche disturbi a braccia e mani) ad una valutazione neurologica dell’arto interessato. In seguito all’anamnesi e all’esame obiettivo, il medico può indirizzare il paziente verso indagini più accurate e specifiche. È questo il caso della diagnostica per immagini, che prevede analisi quali: 

-Radiografia (RX).

-TAC

-Risonanza magnetica nucleare.

-Elettromiografia.

QUALI RIMEDI POSSONO AIUTARE A CURARE LA CERVICALGIA?

È utile tener presente che la miglior cura è la Prevenzione, per questo si consiglia di mantenere uno stile di vita sano, adottando posture corrette, evitando situazioni di forte stress e facendo movimento.

Se purtroppo la cervicalgia si è già manifestata con forte dolore e rigidità allora si deve intervenire consultando il medico specialista per fare una valutazione e diagnosi della problematica e poi affidarsi ai professionisti del settore (fisioterapista, massoterapista, osteopata) per mettere in atto le cure e il programma riabilitativo stabilito dall’ortopedico o dal fisiatra. Tra le varie cure si può trovare l’impiego di:

-Farmaci Fans : ( farmaci antinfiammatori non steroidei) indicati per ridurre lo stato infiammatorio dei tessuti coinvolti e gestire in questo modo il dolore.

-Terapie fisiche strumentali : ( tecar, laser, ultrasuoni, tens) hanno il compito di supportare la terapia farmacologica svolgendo un’azione antinfiammatoria dall’esterno, sono indolori e si basano sull’impiego di calore, energia elettromagnetica o meccanica, per stimolare i tessuti a ripristinare il proprio equilibrio.

-Terapie manuali :(massaggio) hanno l’obiettivo di trattare manualmente le contratture muscolari, dette anche Trigger Point, che sono delle tensioni a livello muscolare che riducono il movimento fisiologico delle fibre muscolari creando limitazioni nel movimento e dolore. Il terapista attraverso varie tecniche di massaggio ( decontratturante o miofasciale) va a “disinnescare” queste contratture, dando sollievo e beneficio alla problematica in essere.

-Rieducazione posturale: (fisioterapia) è molto importante eseguire e imparare degli esercizi posturali per educare il corpo a mantenere una postura corretta e a mantenersi attivo per non incorrere nuovamente in situazioni spiacevoli di cervicalgia.

CONSIGLI UTILI PER PREVENIRE LA CERVICALGIA

Nella maggior parte dei casi questo dolore si manifesta in seguito a cattive abitudini o sovraccarico prolungato facendo movimenti o sforzi non usuali.

Ecco che per prevenire l’insorgere del dolore cervicale sarebbe opportuno:

- evitare sforzi muscolari eccessivi (sollevare pesi importanti) soprattutto se la struttura muscolare non è abbastanza forte per sopportare lo sforzo richiesto.

- evitare sovraccarico mono-articolare (portare borse pesanti solo su una spalla), ma si dovrebbe bilanciare il carico su entrambe le spalle, attraverso l’utilizzo di zainetti.

- adottare una posizione corretta davanti a pc, tablet e smartphone, tenendo il capo in linea con il dispositivo, evitando la flessione del capo verso lo sterno, e soprattutto NON protendere il capo verso lo schermo (si deve mantenere la giusta distanza tra viso e schermo).

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  • Evitare o ripararsi in caso di sbalzi di temperatura eccessivi.
  • Fare movimento, evitare uno stile di vita sedentario.
  • Dormire in posizione supina e con un cuscino che dia il giusto supporto al collo.
  • Mantenere una buona elasticità muscolare facendo dei massaggi periodici per evitare il manifestarsi di contratture.

“La cervicale è lì per ricordarti di dare il giusto peso alle cose. Non caricare il collo e le spalle di troppi problemi.”

(Fabrizio Caramagna)

Bibliografia:

- Fondamenti clinici della massoterapia, anatomia integrata e trattamento, James H. Clay, David M. Pounds, PICCIN 

- Clinica ortopedica, manuale – atlante di C. Morlacchi, A. Mancini, PICCIN

Sitografia:

- https://f-medicalgroup.it/
- https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere


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